Il mio amato Kierkegaard insisteva sul fatto che “la verità sta sempre nella minoranza… perché la minoranza è generalmente formata da coloro che hanno veramente un’opinione, mentre la forza di una maggioranza è illusoria, formata dalle bande che non hanno opinione“.
I visionari spesso emergono dalle minoranze perché la loro esperienza unica li spinge a vedere il mondo in modo diverso, a rompere con le norme convenzionali e a cercare cambiamenti significativi. La loro capacità di resistere alle avversità e di immaginare nuove possibilità li rende figure cruciali nell’evoluzione sociale e culturale.
I “molti” sono coloro che dipendono gli uni dagli altri, il popolo. I “pochi” sono i leader diretti del mondo perché introducono solo ciò che è nuovo e sono quindi ripugnanti; questo dovrebbe essere abbastanza chiaro. Posseggono:
1. **Prospettive uniche, esperienze e diversità di pensiero rispetto alla maggioranza che possono portare a intuizioni innovative e soluzioni creative a problemi che la maggioranza potrebbe non vedere o affrontare allo stesso modo.
2. **Resilienza e adattabilità poiché devono affrontare sfide e ostacoli significativi, sviluppando così una resilienza e un’adattabilità che possono essere cruciali per la visione, l’innovazione, la capacità di superare difficoltà e di vedere opportunità dove altri vedono problemi.
3. **Motivazione a cambiare lo status quo: essendo spesso insoddisfatti delle condizioni attuali, le persone delle minoranze possono essere maggiormente motivate a immaginare e creare un futuro diverso. La loro esperienza di esclusione o emarginazione può spingerli a pensare in modo radicalmente diverso per cambiare la situazione esistente.
4. **Rottura delle convenzioni:
I visionari devono spesso rompere con le convenzioni e le norme stabilite. Essendo già ai margini della società dominante, le persone delle minoranze possono sentirsi meno vincolate dalle aspettative tradizionali e più libere di esplorare idee non convenzionali.
5. **Ricerca di identità e di voce:
Le minoranze possono essere impegnate nella ricerca di un’identità e di una voce all’interno di un contesto che potrebbe non riconoscerle pienamente. Questa ricerca può stimolare una riflessione profonda e una visione innovativa su come migliorare la propria condizione e quella degli altri.
6. **Esempi storici e culturali:
Molti grandi innovatori e leader visionari sono emersi da contesti di minoranza. Ad esempio,Martin Luther King Jr. nella lotta per i diritti civili negli Stati Uniti, Gandhi nella lotta per l’indipendenza dell’India e Nelson Mandela nella lotta contro l’apartheid in Sud Africa. Questi individui hanno portato avanti visioni trasformative proprio perché rappresentavano minoranze oppresse e cercavano un cambiamento radicale.
E che dire dei multivisionari, categoria che mi sta particolarmente a cuore per una serie di motivi che vanno dalla ricerca di talenti per le varie attività della nostra fondazione al #mentoring con giovani particolarmente attivi sul profilo innovativo?
Sono individui che possiedono una visione creativa e innovativa applicabile a diversi settori. La loro capacità di pensare in modo interdisciplinare e di vedere connessioni tra campi diversi li rende capaci di generare cambiamenti profondi e duraturi in molti ambiti della società. Questi individui non solo eccellono in più discipline, ma le integrano in modi che aprono nuove possibilità e prospettive.
Sicuramente sono individui caratterizzati da una poliedricità straordianaria con competenze, conoscenze e idee innovative appliabili in diversi campi e in più settori contemporaneamente; da una interdisciplinarità particolare, capaci di collegare e integrare concetti da diverse discipline per creare soluzioni uniche e innovative, scorgendo connessioni che altri potrebbero non notare. Possiedono una creatività e innovazione fuori dal comune e sono in grado di immaginare e implementare nuove idee che cambiano il modo in cui viviamo, lavoriamo o pensiamo. Le loro visioni tendono ad avere un impatto significativo su più settori, influenzando non solo un ambito specifico ma anche la società nel suo complesso.
Ed anche qui ne abbiamo una rosa incredibile non proprio parte di quella che è considerata la maggioranza:
Leonardo da Vinci: probabilmente il multivisionario per eccellenza, Leonardo era un artista, ingegnere, scienziato e inventore. Le sue idee e invenzioni spaziano dalla pittura alla progettazione di macchine, dimostrando una visione innovativa in molteplici campi.
Steve Jobs: Co-fondatore di Apple che ha rivoluzionato non solo l’informatica personale ma anche l’industria della musica, del cinema e della telefonia mobile con i suoi prodotti innovativi e la sua visione integrata di tecnologia e design.
Buckminster Fuller: Inventore, architetto e filosofo, ha sviluppato idee rivoluzionarie in molti campi, dall’architettura (con le sue cupole geodetiche) alla sostenibilità e all’ingegneria.
Nikola Tesla: Inventore e ingegnere elettrico, ha contribuito significativamente alla realizzazione del sistema di corrente alternata, oltre a molte altre invenzioni che spaziano dalla radio alla trasmissione wireless di energia.
Luisa Casagrande | EDGEWALKER, Business Executive, Senior Consultant, Trainer & Cultural Diversity Mentor | Co-Founder & CVO Dolomite Aggregates™ Nig. LTD | Founder Métissage Sangue Misto™ & Métissage Dynamics© | Experiences Developer