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Aree di sviluppo

Come creare il più bel capolavoro nella tua vita

Un modello di Developmental Mentoring (Mentoring evolutivo) si basa sull’idea che il mentoring sia un processo dinamico e collaborativo che favorisce l’apprendimento, l’esplorazione e l’empowerment sia del Mentore che del Mentee. A differenza dei modelli di Mentoring tradizionali o direttivi, in cui il Mentore è visto come l’esperto e l’autorità, un modello di Mentoring evolutivo enfatizza l’autonomia, l’autoconsapevolezza e l’auto-direzione del Mentee e lo aiuta a migliorare le proprie competenze, conoscenze, fiducia e motivazione, nonché a esplorare i propri interessi, passioni e potenzialità. Il ruolo del Mentore è quello di facilitare, guidare e sostenere la crescita del Mentee, piuttosto che istruire, prescrivere o valutare. Il Cultural Mentoring o Mentoring Interculturale è un modo efficace per arricchire voi stessi o la vostra azienda con una diversità di prospettive. Esso offre a persone di diversa provenienza l’opportunità di interagire in modi che possono differire dai ritmi abituali del luogo di lavoro e nella propria quotidianità. Lo scambio di conoscenze, valori ed esperienze culturali permette a entrambi i partner di conoscere meglio una cultura diversa e, così facendo, di promuovere l’obiettivo di creare condizioni di parità per tutti sul posto di lavoro. E’ importante che i Mentori maggioritari comprendano che le diverse culture reagiscono in modo diverso a chi viene definito un saggio consigliere o Mentore. Consulenze, Formazione e un programma di Developmental & Cultural Mentoring Individuale, Professionale, Organizzativa e Aziendale dedicato a Executives, C-Levels, Dirigenti scolastici e a chiunque voglia ampliare le prospettive perseguendo i propri obiettivi di sviluppo personale, professionale e di Leadership. La relazione di Executive Mentoring con un Mentor Senior accreditato EMCC, aiuta partecipanti a concentrarsi sui propri obiettivi di carriera, capacità di leadership, pianificazione strategica e obiettivi di sviluppo aziendale. Questi programmi consentono ai leader organizzativi e aziendali di lavorare meticolosamente verso obiettivi a breve e lungo termine.

Sviluppo di competenze culturali che si traduce in una capacità di comprendere, comunicare e interagire efficacemente con persone di culture diverse e lavorare con credenze e programmi culturali variabili. Il tutto lavorando sul concetto di diversità/differenza culturale sul posto di lavoro e sul fatto che essa si riferisce ai 7 elementi essenziali della competenza culturale: i valori, le norme e le tradizioni che influenzano il modo in cui un membro di un gruppo tipicamente percepisce, pensa, interagisce, si comporta ed esprime giudizi. Più culture diverse lavorano insieme, più la formazione delle competenze culturali è essenziale per evitare problemi. I problemi culturali possono variare da problemi di comunicazione a conflitti reali, mettendo tutti in pericolo la produttività e le prestazioni dei lavoratori effettive.

Le persone rappresentano l’asset fondamentale di un’azienda. La capacità manageriale di includerle e valorizzarle nella loro diversità diventa condizione per lo sviluppo del loro pieno potenziale, garantendo un clima rispettoso al lavoro ed una maggiore produttività.

Per essere efficace oggi, un manager non può fare a meno di competenze sulla diversità, pluralità e sull’inclusione. Chi gestisce persone è il primo “role model” e agente di un modo di lavorare inclusivo, per questo abbiamo sviluppato particolari modelli per comportamenti inclusivi basati sulla consapevolezza all’azione. Un programma che fornisce linee guida pratiche con contenuti flessibili facilmente integrabili nelle iniziative di diversità e inclusione esistenti di un’azienda.

I partecipanti verificheranno un’esperienza di apprendimento coinvolgente e interattiva che renderà più chiara le realtà dell’ambiente di lavoro; acquisiranno una definizione ampia di inclusione che affronti diversi fattori di diversità: genere, cultura,  etnia, generazione, HSP (Persone Altamente Sensibili) e Gifted Minds; svilupperanno prospettive globali sulle questioni relative alla diversità e all’inclusione rilevanti sia a livello nazionale che per coloro che lavorano a livello transfrontaliero; porremo enfasi pratica su comportamenti e azioni per coltivare empatia, auto-riflessione, dialogo e azioni volontarie e forniremo loro la capacità di misurare i progressi confrontando i comportamenti inclusivi con un particolare programma da noi sviluppato. Accompagneremo i partecipanti a riconoscere gli ostacoli all’inclusione (bias inconsci e stereotipi) e ad acquisire competenze chiave  per lavorare in modo costruttivo (Comprensione delle dinamiche di esclusione/inclusione – Consapevolezza dei propri “filtri” fatti di stereotipi e pregiudizi nei comportamenti quotidiani – Attenzione all’altro – Risoluzione di situazioni organizzative a rischio).

Fermo restando gli aspetti basic del Diversity & Inclusion Management, e dei significati di processi inclusivi nelle realtà di lavoro, con il Programma Métissage Dynamics©, individuamo, in modo mirato e in ogni contesto, le necessità, i bisogni, i freni e i pregiudizi che ostacolano processi di valorizzazione delle differenze; scegliamo le priorità d’intervento e le opportunità attraverso cui una gestione della Diversity può essere costruita, avviata e diffusa. Il tutto condotto con il coinvolgimento e la responsabilità dei vari attori organizzativi. Perché Diversity & Inclusion Management è strategia di business, è organizzazione del lavoro, è prassi concreta.

Lavoreremo però anche su un nuovo modello e concetto di Diversity, esaminando l’incompatibilità di questo termine con il vero senso di appartenenza e inclusione e riflettendo sui lati oscuri del considerare qualcuno “diverso” da chi e da cosa. Cercheremo di comprendere come gestire e sfruttare i vantaggi aziendali della diversità interculturale, come la riconciliazione della diversità porti a una maggiore inclusione e come andare oltre quel atteggiamento politically correct nel dire sempre le parole giuste ma continuare a fare le azioni sbagliate. Aiuteremo i nostri clienti ad andare oltre il riconoscimento del tipo di diversità che stanno affrontando, collegando i diversi punti di vista e arricchendo le differenze esistenti verso l’inclusione, attraverso il rispetto. I dilemmi che derivano dalla tensione tra le diverse esigenze devono essere conciliati per portare l’organizzazione a prestazioni migliori e maggiore innovazione.

È come un pendolo dove la palla oscilla nella diversità e il chiodo è ciò che condividiamo nell’inclusione, mentre la corda è la qualità della leadership.

Gestire le differenze culturali. Una risorsa fondamentale per il successo delle organizzazioni di oggi, un approccio fondamentale per le figure professionali che operano nell’export e per le aziende che vogliono modulare i propri processi sul mercato globale. L’obiettivo primario diventa offrire soluzioni ai Manager di multinazionali nella gestione di team e organizzazioni multiculturali, valorizzando le diversità per creare un team di lavoro unico e coeso. E’ un must saper rispondere alla necessità di considerare le pratiche e le preferenze dei consumatori in un contesto commerciale globale o internazionale, modificando e adattando i propri approcci a chi beneficerà del prodotto o servizio finale, e tutto ciò che fa per gestire in maniera ottimale dipendenti provenienti da culture diverse.

L’una ha strettamente bisogno dell’altra quando si lavora oltre i propri confini.

L’intelligenza culturale (CQ) è la capacità di comprendere e interpretare le azioni di una cultura diversa e di lavorare in modo più efficace attraverso le culture.

EQ – Emotional Intelligence Intelligenza emotiva – è la capacità di essere consapevoli del nostro stato emotivo e di quello degli altri e di incorporare questa consapevolezza nelle nostre azioni e decisioni. Avere un’elevata EQ non è sufficiente quando si lavora con una cultura diversa o in un team multiculturale. Le sfide interculturali raramente possono essere risolte solo con l’EQ, perché ciò che funziona bene in una cultura non funziona bene in un’altra. Essere un leader efficace, socievole e gregario a Milano può non funzionare a Lagos o a Shanghai. Il contesto è diverso in ogni cultura, così come le opinioni sugli stili di leadership e di comunicazione.

Il risultato? I progetti possono fallire, le trattative possono fallire e i team possono crollare.

Per essere un uomo o una donna d’affari globale veramente efficace, dobbiamo avere sia un’elevata EQ che un’elevata CQ. Fortunatamente, i benchmarks (punteggi) della CQ non sono fissi e possiamo migliorarli attraverso lo studio e la pratica, partendo dalla consapevolezza di sé e potenziando le conoscenze interculturali. Leggere, studiare, imparare come variano le culture e come si confrontano tra loro, però non è sufficiente. Sapere che il Giappone è una società ad alto contesto mentre il Canada è a basso contesto è bello dal punto di vista accademico. Tuttavia, è necessario anche sapere come agire sulla base di questa conoscenza ed essere motivati ad agire su di essa. E’ necessario trasformare la conoscenza interculturale in azione.

Proponiamo sessioni dove è possibile allenare l’Intelligenza Culturale ed i suoi 4 componenti attraverso metodologie ideate da vari ricercatori in questi ultimi anni e con le quali ho creato un particolare Framework chiamato Métissage CQ.

Per esempio, per allenare la CQ meta cognitiva, posso utilizzare test di giudizio situazionali interculturali, una sorta di esercizi di teoria della mente. La visione di brevi filmati che ritraggono varie situazioni interculturali, e le successive domande poste per valutare le intuizioni nella mente dei personaggi (“Cosa pensano e sentono i personaggi nel filmato? Qual è la loro intenzione?”) portano spesso alla conclusione in cui le persone che non riescono a “diagnosticare” accuratamente le situazioni interculturali tendono a mantenere una visione rigidamente etnocentrica che impedisce loro di vedere le cose da altre prospettive.

Per chi vive e lavora in contesti interculturali, la CQ offre evidenti vantaggi, tra cui l’adattamento interculturale, la capacità di negoziazione interculturale e la leadership globale. Se il cuore dell’intelligenza umana è la capacità di risolvere i problemi, allora, come per altri tipi di intelligenza, la CQ può servire a trovare soluzioni in modi inaspettati. La CQ può essere vista come catalizzatore dell’innovazione (essa facilita l’innovazione grazie alla ricchezza di prospettive che i team eterogenei promuovono); come linguaggio comune per affrontare i temi della diversità e come ponte tra differenze vicine e lontane, un valido aiuto per aiutarci a superare la polarizzazione con individui più vicini a noi che hanno prospettive molto diverse dalle nostre.

La Mentorship può essere un acceleratore nelle professioni. Ma per garantire che tutti i collaboratori abbiano pari accesso ai suoi benefici, occorre andare oltre gli eventi informali di networking o i programmi facoltativi. Il Mentoring per la diversità sul posto di lavoro (HR Cultural Diversity Mentoring) richiede intenzionalità e strategia e svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo di metodo efficace per la diversità e l’inclusione.

Le politiche di assunzione che riducono l’impatto dei pregiudizi inconsci aumentano la diversità nei vostri team. Un programma di Mentoring strutturato, d’altro canto, fornisce il supporto e l’impegno necessari per il successo di questi team.

L’ HR Cultural Diversity Mentoring crea anche equità e svolge un ruolo chiave nella progressione di carriera delle minoranze. Uno studio condotto su tre grandi aziende statunitensi ha rilevato che i professionisti neri e BIPOC che hanno raggiunto il livello dirigenziale o superiore condividono un’unica caratteristica: un’ampia rete di Mentori e sponsor dedicati al loro successo. Altre ricerche hanno dimostrato che le donne considerano una Mentorship efficace “estremamente importante” per il loro avanzamento di carriera. 

Per coloro che già occupano posizioni di leadership, l’HR Cultural Diversity Mentoring rafforza le competenze culturali necessarie per sostenere una cultura inclusiva. Oltre a valorizzare e apprezzare le differenze nei membri del team, i manager e i supervisori culturalmente competenti sono meglio attrezzati per identificare e combattere le disuguaglianze strutturali e creare politiche e procedure efficaci per correggerle.

Quando creo un programma adeguato per il vostro posto di lavoro, mi impegno a promuovere l’HR Cultural Diversity Mentoring con una Mentorship che tiene presente la cultura del vostro contesto lavorativo, poiché ogni organizzazione è unica e non esiste una struttura uguale per tutti. Potrebbe essere necessario creare opportunità strutturate di collegamento se i membri più giovani del team si sentono intimiditi nell’avvicinarsi a potenziali Mentori o se l’organizzazione è gerarchica. Allo stesso modo, una forza lavoro distribuita può richiedere una maggiore guida per coltivare relazioni efficaci. Particolare riguardo lo dedico ai pregiudizi inconsci e, se necessario, prendo in considerazione l’implementazione di coppie di mentori assegnati.

Inoltre, cerco di stabilire obiettivi chiari per il vostro programma di Mentoring e fornire ai Mentori una formazione personalizzata per aiutarli a raggiungere tali obiettivi. Offrire ai vostri leader l’opportunità di affinare le soft skills necessarie per creare spazi sicuri aumenta la loro efficacia non solo come Mentori, ma anche come manager e supervisori.   

Fornire poi un sostegno istituzionale è la chiave madre poiché la leadership deve comunicare l’importanza del Mentoring all’interno dell’organizzazione e proteggere il tempo destinato alle attività di mentoring. A seconda della cultura e della distribuzione della forza lavoro, ciò può significare bloccare orari specifici per le riunioni di Mentoring a livello aziendale.

Infine, costruire una cultura organizzativa inclusiva significa concentrarsi sul coinvolgimento e sullo sviluppo dei dipendenti di tutti i membri del team. L’HR Cultural Diversity Mentoring non solo aumenta l’equità generale nell’avanzamento, ma aumenta anche la fidelizzazione dei dipendenti, rafforzandone l’impegno.

È importante puntare alla diversità, all’equità e all’inclusione quando si tratta della propria forza lavoro. Tuttavia, alcune aziende possono cadere nel “tokenism” (“teoria della massa critica”) quando cercano di raggiungere questo obiettivo: assumono uno o due dipendenti diversi ma evitano di fare il lavoro più difficile di creare una cultura veramente inclusiva. Questo può portare i dipendenti e i clienti a pensare che la leadership sia interessata solo alle apparenze e non a un vero cambiamento.

Aiuto, quindi, i leader del settore delle risorse umane ad essere all’avanguardia nella creazione di iniziative DEI efficaci sul posto di lavoro e ad acquisire strategie per gestire e realizzare una vera diversità e inclusione nel proprio contesto

Intersezionalità e Empowerment Femminile/Di Genere. La presenza delle donne nelle Aziende e nei passaggi di carriera è aumentato, ma restano dei gap importanti sui quali è ancora necessario intervenire, promuovendo l’inclusione. Contemporaneamente i giovani uomini faticano a confrontarsi ed integrarsi con un modello tipico delle generazioni precedenti. Si dà poca attenzione a creare momenti di riflessione sui profondi cambiamenti in atto nelle identità maschile e femminile ed è per questo che ho sviluppato dei percorsi dedicati alle particolari difficoltà che questo segmento sperimenta nel contesto lavorativo.

In particolare la nostra metodologia crea occasioni di confronto tra uomini e donne in azienda, coinvolgendoli,  in egual misura,  verso un obiettivo comune; analizza la cultura aziendale attribuiti all’identità maschile e femminile e le dinamiche di esclusione o auto-esclusione organizzative e individuali, con i relativi significati; pone l’accento sull’analisi delle differenze di genere, fornendo suggerimenti di sviluppo persona e professionale, sviluppando percorsi di empowerment e supporto alla carriera declinati al femminile, confrontandosi sulle dinamiche sociali.

Programmi di Mentoring giovanile (oltre a quelli dedicati alle Aziende, agli Individui e alle Organizzazioni) che possano aiutare a rafforzare la fiducia dei ragazzi, a preservare la loro salute mentale e a metterli in contatto con opportunità di successo. Desidero condividere con voi l’incredibile impatto che può avere un Mentore nelle vite dei vostri ragazzi e nelle Istituzioni scolastiche, poiché è in grado di aiutare i giovani ad approfondire i loro interessi nella leadership guidandoli nel trovare le parole per raccontare le loro storie e metterli in contatto con opportunità che ampliano la loro visione del mondo.

Spesso vedo adolescenti e preadolescenti che si auto-limitano a causa di dubbi su sé stessi, che lottano a causa delle circostanze e che non hanno ancora scoperto i diversi aspetti di chi diventeranno. Il mio compito come Mentore è quello di accettarli per quello che sono in ogni momento e dare loro uno spazio di sostegno e coerenza per crescere alle loro condizioni, lasciando loro la libertà di decidere come vorrebbero crescere, in quale direzione e quanto velocemente vorrebbero arrivarci.

Una delle cose che amo di più del Youth Mentoring (Mentoring dei giovani) è quando un/una ragazzo/a, indipendentemente dal loro background, si rende conto di ciò che è in grado di fare. È allora che tutto diventa possibile per loro. È come se si accendesse una luce e all’improvviso si rendessero conto di essere in un mondo molto più grande di quello in cui pensavano di trovarsi. Una volta che gli adolescenti acquistano fiducia in sé stessi e acquisiscono una mentalità di crescita, non c’è modo di fermare il loro percorso.

Perché il mentoring è importante per i giovani?

Come Mentore diventa fondamentale fornire la necessaria coerenza essendo sempre presente nel percorso del ragazzo/ragazza sia nelle vittorie che nelle difficoltà. Quando la vita sembra opprimente, sapere che il proprio Mentore sarà sempre presente (e sceglie di esserlo) può essere il primo passo per costruire un rapporto di fiducia.

I giovani hanno la possibilità di percorrere il proprio cammino, sapendo che saranno accettati a prescindere e che verrà loro fornito un sistema di supporto per il loro viaggio. Con il Programma Métissage Dynamics© Educational, per esempio, ci  sforziamo di essere un sistema di sostegno e accettazione, offrendo ai nostri ragazzi un luogo in cui possano esplorare, confrontare e sperimentare sé stessi. Un luogo dove si sentano a proprio agio nel commettere un errore. Dove possono chiedere una guida senza essere giudicati. Dove possono trovare terreno fertile e spazio  per crescere da soli e incoraggiamento a cercare esperienze e idee che mettano in discussione la loro comprensione del mondo e di sé stessi. Uno spazio dove compiere imprese (grandi e piccole) che sembrano scoraggianti, dove cercare risposte, risolvere problemi e fare scelte, fornendo il tipo di silenzio che permetterà loro di formulare i propri pensieri, creare la propria zone e desiderare una evoluzione entusiasta. E quando saranno pronti a crescere, i Mentori li aiuteranno a creare connessioni che li mettano in grado di iniziare.

In una relazione di Mentoring positiva, i Mentori dovrebbero condividere il fatto che anche loro sono esseri vulnerabili e imperfetti. Faccio costantemente degli errori e imparo da essi. Lo condivido con i miei Mentee, in modo che sappiano che anch’io sto evolvendo insieme a loro. Sono più grande, ma non ho tutte le risposte e non ho sempre ragione, anche se il mio cuore è nel posto giusto. E sono onesta riguardo alle mie imperfezioni e ai miei difetti. Essendo pienamente umana con i miei ragazzi, loro capiscono che la crescita è un viaggio che dura tutta la vita e che l’incertezza e il fallimento sono parti naturali del successo. L’onestà incoraggia l’apertura e permette lo sviluppo di Mentori significativi.

La Mentorship è diversa per ogni adolescente. Ogni giovane è un essere unico e i programmi di Mentoring giovanile riconoscono (e celebrano!) queste differenze. Come Mentore mi prendo del tempo per conoscere, capire e accettare un/una giovane per quello/a che è, per quello che sta passando e per quello che ha il potenziale per diventare.

Come buon Mentore non presumo che le mie esperienze siano la guida definitiva per i giovani. Posso essere tentata di dare consigli del tipo “questo è ciò che ha funzionato per me”, soprattutto quando vedo un/una giovane muoversi in una direzione diversa da quella che avrei scelto io. Quando ciò accade, discuto con il Mentee le possibili conseguenze delle decisioni, ma con la consapevolezza che le scelte del giovane saranno (e dovrebbero essere) diverse dalle mie. La Mentorship dovrebbe essere una guida, con libertà.

Un rapporto forte tra Mentee e Mentor si basa sulla coerenza, sulla comunicazione e, soprattutto, sulla fiducia. Quando creo un ambiente in cui gli adolescenti possono commettere errori, provare cose nuove e sognare in grande, imparano che questo sistema di supporto è sempre qui per loro.  I miei ragazzi sanno che li vedrò sempre come sono e riconoscerò il potenziale che possono avere.

Qui i ragazzi e le ragazze troveranno un luoghi inclusivo e sicuro, Mentori adulti preparati e premurosi e programmi che migliorano la vita la loro vita e ne accrescono l’autostima, la fiducia oltre che a contribuire a un benessere generale positivo e sano. E questo viene fatto sostenendo gli adolescenti e preadolescenti nel loro benessere mentale ed emotivo, mettendoli in contatto con opportunità ed esperienze.

La costruzione di relazioni è al centro della mia missione e credo che esse fioriscano quando gli individui di tutte le identità vengono rispettati, trattati con compassione e quando le diversità di ognuno vengono valorizzate. Mi sforzo di creare una comunità di sostegno per i giovani.

Ricordate quando vi dicevano che fare il genitore sarebbe stato il lavoro più difficile della vostra vita? Non stavano scherzando! Fare il genitore è incredibilmente gratificante, ma anche incredibilmente impegnativo. I bambini non arrivano con un manuale personalizzato, e molto spesso i genitori si trovano alle prese con una serie di problemi legati alla genitorialità, come ad esempio i problemi comportamentali.

Il Parent Mentoring non si occupa di metodi e strategie, ma di sostegno e amore incondizionato.  Si crea uno spazio in cui un genitore può sedersi ed esaminare ciò di cui ha bisogno per creare un ambiente sicuro e amorevole per sé e per la propria famiglia, nella propria casa.

I metodi di qualsiasi tipo sono strategie, e le strategie non aprono la porta del cuore.  Deve essere aperta da un grande vento, il vento dell’amore, che è l’unica cosa che vi porterà veramente via.

Nonostante questo, parecchi genitori si trovano in grande difficoltà a gestire problematiche e sfide altamente destabilizzanti: dai problemi di comportamento (rivalità tra fratelli, l’aggressività, la sfida, la definizione dei limiti …) alle transizioni (Un divorzio, un lutto …)  alle attività di sviluppo (fisico, emotivo e sociale) per arrivare alle crisi identitarie di ragazzi Mixed, pluri-identitari e pluri-culturali.

Offro le mie competenze, conoscenze in materia di genitorialità, benessere familiare e relazioni ed esperienza personale di genitore Mixed e come Mixed. Accompagno i genitori nei loro percorsi unici, lavorando sulle fondamenta del loro stile educativo, aiutandoli a  superare le sfide familiari che devono affrontare e a raggiungere il loro pieno potenziale.  Fornisco il necessario supporto proattivo che consente ai genitori di orientarsi nella vita familiare. Ciò contribuisce a migliorare il benessere familiare e a creare un cambiamento positivo per tutti.  Il mio approccio è fermo, amorevole e MAI giudicante.

Questo lavoro si svolge solitamente in una sessione di Mentoring individuale. I genitori vengono, insieme o separatamente, ed esploriamo la loro situazione, esaminando le dinamiche familiari, l’ambiente, la storia e l’esperienza di vita individuale di ciascun genitore.  Se i genitori comprendono il loro rapporto con sé stessi, sono in grado di comprendere meglio il rapporto con i figli.  Quando i genitori si mettono al primo posto e iniziano a comprendere il proprio comportamento, i loro figli, le famiglie allargate, i colleghi, gli amici e, in ultima analisi, la società ne trarranno beneficio.

Mi appassiona aumentare la fiducia dei genitori nelle loro capacità genitoriali.  Quando aumenta la fiducia e la competenza dei genitori nell’ambito della genitorialità, sia i genitori che i bambini ne sentono i benefici. Credo fermamente che la salute mentale e il benessere emotivo dei genitori siano alla base di una società matura.  Quando i genitori sono considerati, curati e sostenuti, anche la prossima generazione sarà considerata, curata e sostenuta. Quando i genitori mettono se stessi al primo posto, quando fanno i genitori con amore, i benefici ricadono sia su di loro che sulle loro famiglie. 

Offro programmi di Mentoring per docenti e personale scolastico sul tema della diversità, in relazione all’istruzione e all’educazione nel suo complesso e, nello specifico, alla psicologia scolastica. Programmi in cui si affrontano temi sulla ricerca, sul multiculturalismo e l’importanza della competenza multiculturale e i metodi di attuazione  in questo contesto.

Do valore al notevole potenziale che ogni giovane possiede, rispondendo, anche, alle esigenze personali, educative e sociali degli studenti delle scuole medie e superiori attraverso relazioni individuali con Mentori adulti che forniscono incoraggiamento e guida ad ognuno di loro. Lavoriamo insieme per sviluppare e raggiungere obiettivi specifici durante l’anno scolastico. Promuoviamo una cultura di appartenenza, poiché riteniamo sia la base per divertirsi, imparare, crescere e relazionarsi con gli altri. Stimoliamo conversazioni sugli stereotipi, sui pregiudizi e su come affrontarli, sottolineando quanto le differenze non solo ci rendono vivaci e speciali come individui, ma anche più forti come classi, squadre e società. Particolare attenzione poniamo sull’equità, una delle questioni più complesse che il nostro mondo sta affrontando, come fattore indispensabile per garantire che ogni singolo bisogno venga soddisfatto in modo tale che l’individuo possa prosperare e il gruppo possa raccogliere i benefici di un individuo florido e che contribuisce.

Comprendere le differenze generazionali per costruire ponti di comunicazione.

Siamo in un momento storico in cui quattro generazioni convivono contemporaneamente al lavoro: i Baby Boomer, la Generazione X, i Millennials e la Generazione Z. E’ una situazione non sempre facile da gestire  poiché le generazioni nascono e crescono in contesti completamente differenti per situazione storica, valori condivisi e scelte individuali. I giovani hanno difficoltà ad essere “ingaggiati” in una prospettiva di lungo periodo, un po’ perché hanno una scarsa (se non nulla) conoscenza di un mestiere, oppure tendono a liquidarlo come vecchio, di altri tempi, o, ancora, nonostante riescano a recuperare forme di artigianato tradizionali, difficilmente riescono a trasformarle in vere e proprie attività imprenditoriali, anche a seguito della difficoltà a reperire adeguate forme di finanziamento. I senior, dal loro canto, si trovano a dover lavorare ben oltre l’età delle precedenti generazioni e spesso, si trovano a dover mantenere la motivazione. La comunicazione e la collaborazione tra persone di età molto diverse non è sempre immediata e questo  gap generazionale non  favorisce un apprendimento reciproco tra giovani e agé.

Oltre a focalizzarmi su competenze professionali,  lavoro anche su valori, diversità culturali, modalità di vivere il lavoro e sull’individuazione dei potenziali punti di collisione generazionali e dei possibili ostacoli alla collaborazione, mettendo in luce questi divari in modo da affrontarli in modo propositivo,  creando occasioni di confronto e reciproco apprendimento tra senior e junior in azienda.

Usiamo lo strumento del reciprocal Mentoring, ritagliato sulle specifiche esigenze aziendali, e diamo molto spazio a percorsi di dialogo intergenerazionale con lo scopo di mettere in contatto i diversi mondi generazionali e favorire una migliore consapevolezza reciproca di motivazioni, aspettative, bisogni e modalità di lavoro. Prediligiamo la sensibilizzazione e l’aumento della consapevolezza sugli stereotipi generazionali.

Valorizzazione professionale delle Persone Altamente Sensibili (PAS).

Lavoriamo anche con le Persone Altamente Sensibili (in Inglese acronimo HSP) e dei Gifted Minds, una fascia spesso lasciata ai margini dei processi aziendali e che si auto emarginano perché si sentono diversi dagli altri. Offriamo strumenti per far loro scoprire la propria voce, unica e individuale, e spronarli a intraprendere azioni nel mondo reale in modo che possano vivere come meglio credono secondo i propri valori, piuttosto che fingere di adattarsi agli altri.

Li aiutiamo a conoscere e comprendere la loro caratteristica, a percepire le loro emozioni come guida per essere in grado, poi, di gestirle, a sviluppare maggiore  consapevolezza delle potenzialità, abilità e strategie intorno alla propria autostima; a comunicare e gestire le critiche; a parlare di sé ed avere più sicurezza nei processi decisionali, a stabilire dei confini con gli altri e con sé stessi in modo autentico e naturale.

Utilizziamo il Design Thinking per consentire ai nostri clienti di immaginare e vivere il loro percorso di vita desiderato, collegandoli a una verità più profonda dentro di sé e alla propria forza, al proprio coraggio, alla propria saggezza e resilienza.

Dall’altro lato guidiamo i Manager e Executives a sviluppare Strategie per la gestione delle persone altamente sensibili, accettandoli, motivandoli, creando un ambiente di lavoro dove riescano ad affrontare le fonti di stress ed a farli sentire valorizzati e capiti.

Come scrisse Salman Rushdie in “Patrie Immaginarie”,  l’effetto delle migrazioni di massa è stata la creazione di tipi radicalmente nuovi di esseri umani … persone che sono stati obbligati a definirsi – perché così definiti dagli altri – dalla loro alterità; persone nelle cui profondità si verificano strane fusioni, unioni senza precedenti tra ciò che erano e dove si trovano … Per vedere le cose chiaramente devi attraversare una frontiera.

Usiamo il dialogo, la formazione alternativa e l’espressione olistica per supportare le persone transrazziali ad imparare attraverso un quadro intersezionale, a curare il trauma razziale ed a costruire la solidarietà della comunità nella lotta per l’equità e la giustizia.

Immaginiamo un mondo libero da costrutti sociali oppressivi, in cui attingiamo ai poteri curativi di conoscere il nostro passato, radicarci nel nostro presente e coltivare un futuro giusto per i nostri discendenti.

È in questo spazio che troveremo quelle parole con cui possiamo parlare di noi stessi e degli altri. Ed esplorando questa ibridità, questo “Terzo Spazio”, possiamo eludere la politica della polarità ed emergere come gli altri di noi stessi.

Una proposta, basata sul Mentoring Culturale e sul concetto di Intelligenza Culturale (IC). Si tratta di consulenze specifiche su come lavorare, in modo più intelligente, in un ambiente globale sempre più complesso e fornire ai propri clienti livelli di fluidità culturale che permetta loro di lavorare, senza particolari problemi, attraverso le barriere culturali, rendendoli consapevoli del fatto che questa abilità non si ottiene attraverso l’osmosi. Ecco che offriamo una guida (consulenza) strutturata e pratica che aiuti a navigare in un ambiente aziendale/commerciale/istituzionale africano, culturalmente complesso. Supportiamo anche le organizzazioni ad affrontare i cambiamenti per migliorare le prestazioni e i risultati, senza trascurare il benessere delle persone. Manteniamo l’attenzione alle specifiche esigenze di ogni cliente e moduliamo ogni programma proponendo diverse metodologie, scelte di volta in volta, assicurando competenza nel metodo e innovazione. Lavoriamo a livello globale, ma, per esperienza decennale,  con specificità nei paesi dell’Africa Occidentale, collaborando  con colleghi di culture e stili di lavoro diversi.

Ci avalliamo di una varietà di strumenti di apprendimento coinvolgenti e sessioni pratiche, consentendo ai partecipanti di superare le sfide culturali e concentrarsi sulla produttività. Attraverso discussioni e attività interattive, questo programma consente ai professionisti aziendali di sviluppare e migliorare la loro agilità culturale per lavorare meglio oltre i confini e con culture diverse.

I partecipanti impareranno a lavorare con una mentalità globale attraverso lo sviluppo di tre competenze aziendali chiave:

  • Costruire relazioni professionali, imparando ad usare le proprie conoscenze culturali per favorire relazioni più forti e produttive;
  • Comunicare in modo efficace, scoprendo come adattare un approccio quando collaborate con colleghi di lavoro globali, sia virtualmente che di persona.
  • Raggiungere risultati, aumentando i profitti con strategie collaborative efficaci per concetti fondamentali, tra cui il networking, la condivisione di informazioni e l’influenza sulle decisioni.

Abbiamo un sito a questo dedicato www.metissagesanguemisto.com dove potete trovare un Webmagazine   che si occupa di storie, cultura ed educazione delle persone Mixed, bi e multi razziali e pluri identitari,  in una prospettiva completamente nuova, sganciata da quell’antico retaggio che ancora li vuole meticci incostanti e contraddittori, senza radici né patrimonio culturale, e , costantemente, in crisi di identità. Attraverso le storie, le esperienze di vita ed un viaggio che vorrete intraprendere con noi, scoprirete un mondo  dalle nuove sfumature attraverso le nostre storie e le nostre esperienze di vita.

Métissage Sangue Misto,  vuole essere uno spazio dedicato alla ricerca di sé attraverso la scoperta, l’esperienza del “vivere Mixed” e dell’essere ponte tra due (o più) culture. Un luogo dove imbattersi nell’orgoglio, nel coraggio e nella saggezza, superando quelle incertezze e quelle convinzioni che, spesso, ci portano ad una visione distorta di noi stessi e del mondo in cui viviamo, e, investendoci, invece, della consapevolezza di contenere, nel proprio essere, una miriade di possibilità.

Il nostro obiettivo è quello di  aumentare la consapevolezza  delle persone miste, sia sotto l’aspetto personale e individuale, sia nelle comunità, nelle scuole e nelle organizzazioni.

Ci focalizziamo sull’importanza di abbracciare tutte le culture a cui apparteniamo e le nostre diversità e,  imparando dalle nostre  storie,  permettiamo alle voci di molti di cambiare le menti di pochi, creando una lungimirante prospettiva nel viaggiare in altri luoghi, per vedere e capire come vivono e pensano le altre persone.

Cerchiamo di comprendere come il nostro background e le nostre culture miste influenzano il modo particolare in cui navighiamo nelle nostre vite quotidiane.

Siamo decisi a dimostrare come la diversità sia la vera rappresentazione del mondo.

Vogliamo buttare giù i muri che ostacolano il confronto e costruire ponti resistenti affinché possa permettere alle persone di attraversarli in sicurezza e con grande autostima.

Cerchiamo di potenziare i nostri valori e dar forza a ciò che riteniamo importante.

Il Progetto Métissage Sangue Misto è quello di:

  • CELEBRARE il valore intrinseco di tutti gli esseri umani
  • EQUIPAGGIARE le persone con le strategie e gli strumenti per smantellare ogni forma di fanatismo
  • ABBRACCIARE le differenze percepite dall’umanità come aspetti da valutare, non da temere
  • ISPIRARE le persone a rispettarsi ed  amarsi

Come approfondiamo le questioni relative alla nostra Bi-Multi- identità?

Métissage Sangue Misto è dedicato all’esplorazione di molteplici approcci al benessere della personalità decisamente complessa dei Mixed, attraverso  vari strumenti  e varie categorie di contenuti.

Esploriamo cosa significa essere amalgamati in diverse culture, etnie e tradizioni; ad interrogandoci, ridefinendo noi stessi e celebrando la bellezza delle identità multietniche. Visitare il nostro blog è sempre un’esperienza arricchente, perché puoi trovare storie ben documentate,  che trattano di persone multirazziali, nel corso della storia e sparse per il mondo, ritrovarti in queste storie di decenni o secoli fa e, magari, provare un senso di appartenenza, rappresentazione o orgoglio in queste esperienze multirazziali condivise.

Troverete esperienze di alcuni di noi che hanno lottato, anno dopo anno, per formare le proprie identità personali, o di quelli che pur continuamente bombardati da domande su quale sia la loro identità, riconoscono come, apparentemente, siamo “razzialmente” ambigui. È un posto sicuro per tutti noi, perché oltre ad unire positività, negatività, umorismo, pathos e realismo, vi è un’esplorazione illuminante di ciò che significa essere plurietnici, facendoci sentire rappresentati e dandoci l’opportunità di condividere simili percorsi di identità.

Questo spazio incoraggia le storie personali, le presentazioni, l’arte, la poesia, le fotografie, le ricerche, i collegamenti ad articoli, domande e qualsiasi altra cosa tu voglia condividere. Questo è un posto in cui capisci che l’essere bi-razziali ha il suo campo di esistenza e che non tutti i problemi che affrontiamo possono essere esaminati attraverso una lente mono – razziale.

Métissage Sangue Misto è una risorsa auto-curata dalla sua fondatrice e dal suo Team, ricca di nuove intuizioni, idee, percorsi e progetti. E’ stata creata per voi, da una come voi, che ha studiato, approfonditamente, la materia e dedica la maggior parte della propria vita, come Senior Mentor, a facilitare ed accompagnare chi è interessato ad acquisire gli strumenti necessari per comprendere e valorizzare il proprio mondo Mixed o quella dei suoi cari.  Con la mia guida e con le sessioni proposte, ci concentreremo sull’identificazione e sull’eliminazione dei particolari ostacoli interni ed esterni che affrontiamo come persone Mixed o come genitori di  bambini/ragazzi misti. Lavoreremo per forgiare un’identità Mixed-adulta o genitoriale più forte, in modo da poter reagire con più sicurezza alle sfide della vita. E infine, lavoreremo insieme per incanalarvi su un percorso chiaro e praticabile per raggiungere i vostri obiettivi.

Le sessioni di Mentoring sono rivolte a:

  • ADULTI MIXED – Valorizzazione della Mixed Personality dove potrete:
      1. spandere la visione di voi stessi e delle vostre possibilità di vita e stabilire un percorso orientato ai risultati verso le vostre ambizioni e i vostri obiettivi, il tutto nel contesto dell’esperienza mista.
      2. imparare, attraverso un’attenta auto-interrogazione, a identificare comportamenti di vecchia data che non ti servono.
      3. Imparare a interrompere i modelli abitudinari e le convinzioni offuscanti, e andare avanti con nuove intuizioni e processi per la crescita e l’empowerment.
  • GENITORI (EDUCATORI) DI BAMBINI/RAGAZZI MIXED.
      1. Crescere bambini Mixed che comprendano e valorizzino la propria esperienza unica e abbiano la fiducia in un’identità mista che consenta un’intera e permanente armonia nelle loro vite
      2. Ci si focalizza sull’educazione dei bambini/ragazzi Mixed, con un livello più alto di fiducia nell’identità mista, riflettendo la vera bellezza, la complessità e l’unicità che è l’esperienza
      3. Potete espandere le vostre conoscenze sull’esperienza mista di vostro figlio dandovi una visione migliore su come crescere il vostro bambino Mixed, promuovendo una maggiore fiducia, resilienza e amore per sé stessi
      4. Avrete l’occasione di approfondire il vostro background familiare ed esplorare come incorporarlo, in modo più pieno, nella crescita di un bambino sicuro di sé, forte e autenticamente Mixed
      5. Osserverete e acquisirete gli strumenti necessari per superare gli ostacoli che potrebbero impedirvi, in quanto genitori mono – razziali, di essere genitore di vostro figlio misto, al massimo del vostro potenziale
  • THE MIXED FAMILY

I bambini e gli adulti Mixed devono superare i conflitti interni e il senso di colpa per dover sviluppare un’identità che potrebbe non incorporare tutti gli aspetti del loro patrimonio culturale e resistere all’interiorizzazione degli atteggiamenti negativi della società, del razzismo verso i misti e dello status di minoranza. In definitiva, una formazione dell’identità di valore, o una soddisfacente sensazione di integrità, richiede che le persone Mixed apprezzino e integrino tutte le componenti della loro eredità culturale nelle loro vite. Inoltre, mentre alcune famiglie aiutano i propri figli a sviluppare un’identità birazziale basata sui componenti del loro particolare background, è importante che i bambini siano ugualmente orgogliosi di tutte le loro eredità e mantengano legami uguali con tutti i membri della loro famiglia.

  • MENTORING PER IL RECUPERO DELL’IDENTITA’

Una piena accettazione di sé e del proprio valore. Una sessione intensiva super focalizzata e progettata per portare chiarezza, creare slancio e ideare passaggi attuabili per un obiettivo specifico. Questa sessione orientata ai risultati ti fornirà la chiarezza di cui hai bisogno per iniziare a compiere i passi più pratici e realizzabili verso il raggiungimento di un obiettivo specifico, facendo ordine nelle proprie origini, nel proprio passato personale e famigliare. Cercheremo di fare chiarezza sul proprio progetto di vita, su cosa si vuole e quale direzione prendere. Proveremo ad armonizzare le relazioni con gli altri, trovare il giusto equilibrio tra sé e gli altri, tra condivisione e introspezione. Attingere alle proprie risorse per auto-aiutarsi e auto sostenersi e per sviluppare la consapevolezza di sé, aperti a percepire l’esperienza così com’è, senza filtri mentali, pregiudizi o barriere.

Un invito ad intraprendere un lavoro di decondizionamento, di connessione con la propria sensibilità, capace di aprirci e guidarci a nuove percezioni. Imparare a trovare dentro di sè le proprie risposte, le proprie verità, frutto di un’esperienza vissuta. Questa opzione è aperta a tutti.

PROFESSIONI TESTIMONIAL

  • MASSIMO DALL’ARMELLINA – CHRO – Phoenix Logistics
  • NIGEL MARRIOT – MANAGING DIRECTOR – Upgrade African Export
  • ALESSANDRO FOI – CEO – Watermarks TM
  • ELENA PRESTIGIACOMO – DIRIGENTE SCOLASTICO
  • JOSEPHINE BRIAUX – PROJECT MANAGER – Sapam Ltd
  • JOHN DARWELL – CPO – MGM Processing Ltd
  • OBI EZICHUKWU – FOUNDER & CEO – Golden Rocks LTD
  • MARELLA CANTAGALLO – DOCENTE
  • GIULIA SANTORO – PSICOLOGA

Applicazione

Relazione con sé stessi – Credere in sé stessi: la trasformazione inizia quando ti rendi conto che l’unico ostacolo nella vita per raggiungere i tuoi sogni è il tuo sistema di credenze. Inizi quindi una sana relazione con te stesso, con un dialogo interno e la capacità di ascoltare la tua voce interiore, rivelare i tuoi talenti e il tuo potenziale interiore. Attraverso questo viaggio sperimenti la parte più profonda di te stesso, il tuo sé più elevato e integri queste esperienze nella tua versione più autentica di te.

Stadi di trasformazione della coscienza: la strada per vivere la versione più autentica di te stesso passa attraverso la pratica. Perché sei una personalità poliedrica: hai un corpo che invia messaggi, emozioni che cambiano con l’aria, pensieri il cui flusso a volte annega nella nebbia e un mondo interiore che ha bisogno di essere nutrito. Hai bisogno di strumenti per padroneggiare tutti e 4 i componenti di te.

Coltivare il tuo mondo interiore: i momenti tra i pensieri ti aiutano a sperimentare il silenzio interiore, a conoscere te stesso oltre le tue convinzioni e ad aprire una vita piena di saggezza oltre i programmi limitanti.

Ascoltare il tuo corpo: Essere nel tuo corpo apre opportunità per comprendere i segnali inviati e trovare una connessione consapevole e nutrimento del tuo “veicolo” per questa vita.

Intelligenza emotiva: l‘identificazione delle emozioni funge da stella polare, mostrando la connessione causale tra le situazioni della vita e ciò a cui dovremmo prestare maggiore attenzione per liberarci dalle ferite ripetitive indesiderate delle emozioni.

Padroneggiare i tuoi pensieri: osservare i tuoi pensieri da una posizione neutra, conoscere i tuoi “programmi” e credere ti libera dal controllo eccessivo della tua vita e apre opportunità per sperimentare te stesso oltre le impronte genetiche e trovare il tuo FLUSSO di azioni.

Approccio ad uno stile di vita: che si rispecchi in un atteggiamento di mindfullness che non sia prettamente  un percorso formativo una tantum ma piuttosto una quotidianità e un viaggio costante.

Crescita orientata allo scopo: i tuoi obiettivi nella vita, la tua missione e il viaggio di autorealizzazione devono essere guidati da uno scopo per creare un mondo migliore per tutti noi. Sono per supportarti in questo viaggio e per guidarti verso la realizzazione dei tuoi desideri.

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